Petak, 15 studenoga, 2024
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PASQUA È VITA VERA

Messaggio pasquale dell’arcivescovo coadiutore dell’Arcidiocesi di Spalato e Makarska, amministratore apostolico della Diocesi di Parenzo e Pola mons. dr. Dražen Kutleša

Negli eventi pasquali incontriamo confusione e conclusioni sbagliate. Maria pensa che qualcuno abbia rubato il corpo di Gesù. Pietro vede le bende dove giacciono e non riesce a capire di cosa si tratta. I discepoli non capivano le Scritture. Maria vede gli angeli ma ancora non sa cosa sta succedendo. Vede Gesù e crede sia un giardiniere. Sarebbe difficile trovare più incomprensioni in così breve tempo e così poco spazio.

Il punto, ovviamente, è che la Pasqua è entrata nel nostro mondo – il mondo dello spazio, del tempo e della materia, della storia reale, delle persone reali e della vita reale – ma le nostre menti e la nostra immaginazione sono troppo piccole per essere comprese. Quindi, facciamo costantemente del nostro meglio per mettere l’oceano in una bottiglia e incorporare il fatto divino della risurrezione in una realtà che ci è già nota e delimitata dai nostri limiti umani.

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D’altra parte, nella confusione delle donne e dei discepoli possiamo riconoscere un segno che si tratta di un evento attendibile. Se qualcuno avesse voluto inventare tutto questo dopo, sarebbe stato difficile che accadesse una tale confusione. Nello specifico, nessuno si sarebbe inventato il fatto che Gesù non fu subito riconosciuto, né sulla via di Emmaus né mentre mangiava con i discepoli sulla riva. I primi cristiani non erano pronti per ciò che realmente accadde. In realtà, nessuno potrebbe esserlo. Erano immersi in questo mondo materiale ed è molto più facile per la mente umana comprendere una concreta tomba fredda che una misteriosa resurrezione. Possiamo dire che hanno lottato per comprendere il fatto della risurrezione di Gesù e hanno avuto difficoltà a descrivere qualcosa per cui non avevano un vocabolario o un’esperienza adeguati. Ma il fatto importante era che crescevano nella fede ed erano aperti alla Verità.

Questo problema di confusione, incomprensione e conclusioni errate non si applica solo al primo secolo. Da allora, le persone hanno cercato di inserire e spingere il messaggio pasquale in categorie terrene comuni in cui semplicemente non possono rientrare. Ma nulla si ottiene sminuendo tale messaggio pasquale unico. Al contrario, la verità trova sempre la sua strada verso chi la vuole accettare. La Pasqua è tale perché, insieme alla crocifissione di Gesù, è l’evento centrale della storia mondiale, il momento verso il quale tutto andava e da cui tutto emerge nuovo. Dopo la morte e la risurrezione di Gesù, un’onda inarrestabile attraversò il mondo, tanto che, nonostante la sua apparenza, il mondo divenne effettivamente un luogo diverso, pieno di nuove possibilità prima impensabili.

Noi credenti celebriamo il giorno più grande della storia del mondo. Celebriamo la grande verità che Gesù Cristo, crocifisso sulla croce e morto, è risorto dai morti solo tre giorni dopo! Questa verità è ciò che distingue il cristianesimo da ogni altro sistema di credenze nel mondo! Tuttavia, solo Uno è risorto dai morti! Se dovessimo privare il cristianesimo della dottrina della risurrezione corporea del Signore Gesù Cristo, allora la nostra fede non sarebbe altro che un’ulteriore sistema religioso! Se Gesù non è risorto dai morti e non è vivo oggi, allora tutto ciò che ha fatto è stato vano, la sua morte è stata una perdita di vita umana e tutti i suoi insegnamenti sono semplicemente privi di significato! Se Gesù Cristo non è vivo, allora non avete salvezza, non c’è speranza per il mondo!

La Pasqua è vita reale, non una fuga dalla realtà. La Pasqua parla del giudizio di Dio che chiama il mondo alla responsabilità e propone la sua nuova, gloriosa creazione di libertà e pace, invitando tutte le persone ovunque a vivere in questo nuovo mondo. La Pasqua parla della ricca accoglienza di Dio a tutta l’umanità. Tutto è stato fatto nuovo perché la Pasqua si riferisce a Gesù che è risorto per essere incoronato re su tutto, in cielo e in terra. Dio ci ha dato la grazia di vivere come figli di Dio diffondendo l’amore e la gioia di Gesù in questo mondo.

A tutti i credenti e tutte le persone di buona volontà auguro una Pasqua felice e benedetta, con l’abbondanza di benedizione e della pace di Dio.

†Dražen

(traduzione: G. Krizman)