Messaggio di Natale del vescovo Ivan Štironja
AUGURI DI NATALE 2023. E DI BUON ANNO 2024.
Caro popolo di Dio,
sacerdoti e religiosi, religiose,
fratelli e sorelle in Cristo!
Con cuore gioioso, vengo da voi con gli auguri per il Natale di Cristo Signore, per il quale ci stiamo preparando dall’inizio dell’Avvento. Con gioia particolare andiamo ad incontrarci gli uni con gli altri ed incontrare Cristo di cui, come cristiani, portiamo il nome. Cristo è il nostro Dio e Luce, fratello e amico, egli è il nostro Re. Lo adoriamo con cuore umile, lo glorifichiamo con gioia e lo confessiamo con fede come figlio concepito nella Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, cioè l’incarnato Figlio di Dio, nostro Redentore e Salvatore. Nel clima di gioia natalizia, lo lodiamo con un canto:
L’amore sconfinato di Dio assunse la vera carne dell’uomo.
Discese dal cielo per i peccatori e nacque per l’uomo in una stalla.
Dio scese sulla terra per aprirci la porta del cielo. Si fece uomo per divinizzarci. Si fece piccolo perché noi potessimo essere grandi; si fece debole per renderci forti. Gesù è il Re unico e irripetibile venuto per servire e non per essere servito, per diffondere la pace e l’amore senza condizione. Queste Sue qualità vogliono incarnarsi nei membri delle nostre famiglie, nei nostri parrocchiani, nei partecipanti ai gruppi di lavoro, in tutti i nostri cuori. Solo Lui, che è la pace incarnata, può donare al mondo la pace perfetta. Solo Lui, che è amore, può correggere i rapporti interpersonali disturbati nel mondo. Il primo passo verso quel cambiamento tanto necessario è il vero pentimento dei peccati, affinché avvenga la conversione, un cambiamento radicale della vita in meglio. Questa è la strada verso il rinnovamento della società, verso una terra nuova; la via verso il cielo, verso la pace e la gioia eterna.
Confidiamo in quest’amore infinito di Dio che ha preso un corpo umano, per essere accessibile ad ogni persona. Pensiamo soprattutto a coloro che cercano Dio, che sono tormentati dall’insensatezza della vita; a coloro che soffrono nella disperazione, nella delusione e nella sfiducia; a chi dubita della possibilità che esista qualcuno che si preoccupi dei perduti, degli abbandonati, degli isolati e dei dimenticati. Il presepe di Natale lo conferma: Egli discese dal cielo per i peccatori, e nacque per l’uomo in una stalla.
Il Vangelo della Messa di mezzanotte (Lc 2,1-14) ci dà notizia del viaggio della Beata Vergine Maria e di S. Giuseppe per il censimento a Betlemme, la città di Davide e di Giuseppe, secondo il decreto dell’imperatore Augusto. In quel momento storico, l’angelo del Signore incoraggiò i pastori indotti: “Non temete, ecco, vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.” Bambino come dono e voce del cielo, inviato silenzioso ma penetrante, intenerisce e conquista il cuore degli uomini. Non è un’invenzione umana, è una verità divina, che ha diviso la storia umana in Vecchio e Nuovo mondo, ha diviso gli uomini in coloro che adorano Dio e coloro che Lo rifiutano, Verità autorizzata a giudicare il mondo con sorte eterna.
Nel libro dell’Apocalisse del Nuovo Testamento leggiamo: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me“ (3,20).
Fratello e sorella! Gesù bussa alla mia e alla tua porta, alla porta del cuore e della casa di ogni persona. Bussa nel concepito che vuole nascere, come anche in chi nega i diritti del nascituro; bussa a un povero che chiede aiuto per placare la sua fame e la sua sete; in una persona senza dimora che cerca almeno un po’ di calore familiare; in un migrante che cerca condizioni di vita migliori; nella moglie e madre che soffre a causa della violenza del proprio marito; nel lavoratore sfruttato; in un paziente che merita cure fino al momento della morte naturale…
A tutti auguro un’abbondante rugiada della grazia di Dio, che cada sulla Parola seminata nei vostri cuori e le permetta di moltiplicarsi nella fede, di crescere nella speranza e di fiorire nell’carità. Possa questa Parola cadere sempre nelle orecchie e nelle anime delle nostre famiglie, delle comunità parrocchiali e della nostra società. Il nostro popolo ha già annaffiato questa terra anche con il suo sangue; speriamo di poter promettere di annaffiarlo con il nostro sudore e il lavoro delle nostre mani nel servizio leale e sincero a Dio e alla Chiesa, diffondendo intorno a noi verità e giustizia, riconciliazione, amore e speranza.
A tutti i sacerdoti, religiosi, religiose e a tutti i fedeli, soprattutto ai malati e agli infermi, agli anziani e ai poveri invio i miei più cordiali auguri: Buon Natale – Santa Nascita di Gesù, e il Nuovo Anno 2024 sia benedetto per tutti gli uomini di buona volontà e colmo in abbondanza della felicità, della gioia e della pace di Dio.
In occasione del Natale 2023 vi saluta e vi fa gli auguri di cuore,
il vostro vescovo Ivan Štironja